lunedì 10 maggio 2010

Whitney Houston LIVE in Milano – 03/05/2010

Mediolanum Forum di Assago, ore 21.30 circa, Whitney Houston ritorna finalmente a cantare in Italia!!!
Tutti sapevamo che non è più quella di un tempo e che, dopo la terribile esperienza con il crack, non potevamo aspettarci la strabiliante Whitney degli anni ’90. Il pubblico ne era cosciente e andava bene così…almeno…questo è quello che io pensavo!
Io il concerto l’ho visto tutto, mi sono solamente perso l’apertura di Karima, purtroppo (???), ma effettivamente molta gente è arrivata dopo le 21 per vedere solo Whitney. Prima di esprimere i miei consueti commenti vorrei fare una premessa parlandovi della voce:
il cantante è un musicista (so che sembra difficile crederlo ma in teoria è così!) il cui strumento di studio è la propria voce. La voce è quindi uno strumento musicale monofonico (nel senso che può produrre un solo suono alla volta) come una tromba o un sax o un flauto! La cosa bella della voce è che, a differenza degli strumenti musicali prodotti in serie, ha un suono UNICO che con l’esercizio può essere modificato in estensione, armoniche e altre caratteristiche. Insomma, è uno strumento musicale VIVO! Il punto è che se un giorno a un clarinettista cade il clarinetto e si spacca, lui va in un negozio e se ne compra un altro! Se una cantante fuma crack per 10 anni e le sue corde vocali si bruciano, il suo strumento musicale è rovinato per sempre e non può cambiarlo!! Ecco, questo è quello che è successo alla Houston... Non è una giustificazione, è solo la triste realtà.
Questa premessa (semplificata) è dovuta perché lunedì scorso sul palco del Forum di Assago ho ascoltato una grande band trascinata da una grandissima musicista, anzi, una straordinaria musicista che purtroppo ha rotto il suo strumento e non lo può cambiare. In quest’ottica sono riuscito a godermi il concerto di Whitney nonostante le sue pause, i momenti rallentati per preparare le note “difficili”, i colpi di tosse tra un attacco e l’altro, i 2 brani in playback e qualche stecca qua e la! Beh...non è poco, lo so, ma la sua band è stata esagerata, il suo carisma e la sua forza comunicativa sono ancora quelli di un tempo, credetemi! E’ stato un grande spettacolo, toccante nel momento del tributo (dovuto) all’amico Michael Jackson, attraverso una preghiera gospel voce e pianoforte totalmente improvvisata…una performance che nessuna cantante italiana oggi in classifica può lontanamente sognarsi di saper fare!! Un altro mondo…
E’ stato molto triste vedere certi signorotti seduti sulle poltrone da 100 Euro, andarsene prima della fine del concerto, solo perché l’acuto di “I will always love you” non è stato come lo volevano loro…ecco, secondo me quelli potevano benissimo stare direttamente a casa perchè non hanno VERAMENTE capito una mazza! Che se ne stiano pure a casa a televotare Valerio Scanu o ad ascoltare un bel CD di Giusy Ferreri, pensando che siano dei fenomeni! Whitney non merita questo tipo di pubblico e la cultura musicale italiana non merita certa gente…

- B.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

il tuo commento mi ha emozionato

Massimo Aletti ha detto...

ho letto con molta attenzione la tua recensione del concerto di Whitney Houston e sono pienamente d'accordo con te! vorrei anche ricordare che molte cantanti internazionali con l'andare del tempo, pur non prendendo crack o robe simili faticano a raggiungere le tonalita' di un tempo e scelgono di fare i pezzi piu' difficili in playback! allora, apprezzo di piu' l'onesta della Houston che pur sbagliando, porta se stessa sul palco, con i suoi pro e i suoi contro, rendendosi Umana ai nostri occhi e non è un cyborg perfetto come i media e la discografia la vorrebbe! Wiva la Houston! sempre nel mio cuore musicale! :-)

For the Lovers of Whitney ha detto...

Ho letto la tua recensione e mi sento di dirti GRAZIE, dal profondo del cuore! Sono una delle moderatrici del blog italiano dedicato a Whitney (For the Lovers of Whitney) e leggere quanto hai scritto mi ha davvero riempito di gioia! Hai centrato in pieno il vero senso di quel concerto e non potrei essere più d'accrodo con te di quanto già sono! Chi non ha capito tutto questo non era degno di stare al cospetto di un'artista così immensa che nonostante tutto ha ancora molto da insegnare a tanti pseudo artisti che si credono Dio perchè hanno venduto qualche disco. Whitney Houston è una della pagine più belle della storia della musica, anche ora che non è più "in forma" come un tempo, resta comunque un gigante! Quelle poche persone piene di sé che hanno abbandonato il forum avrebbero fatto bene a restare a casa loro...per tutti gli altri invece è stato un momento indimenticabile pieno di emozioni che a distanza di un'anno esatto sento ancora sulla mia pelle!