venerdì 8 febbraio 2008

Moregun

Ieri sera sono andato al Cineteatro Gavazzeni di Seriate (BG) a sentire il concerto di Marco Castoldi, in arte MORGAN. In realtà lo spettacolo era definito "recital per voce, pianoforte e piccoli oggetti sonori". Sul palco c'era solo un pianoforte a coda con 4 o 5 microfoni sparsi in modo da poter captare ogni suono attorno alla scena. Poco pubblico, sinceramente ne immaginavo di più...
Lo spettacolo è stato davvero surreale, non saprei come definirlo. Morgan ha pescato dalla sua discografia, compresa quella con i Bluvertigo, solo brani "minori" e poi ha spaziato tra cover di Gaber, Modugno, Queen, Beatles, De Andrè, Duran Duran, David Bowie e pure Eugenio Finardi!! Ha scherzato molto sul palco, con modi un pò alla Celentano, divertendosi a produrre rumori di ogni tipo con bicchieri di carta, caramelle, mani, piedi, accendini e sigarette...rigorosamente accese e fumate durante le canzoni. La cosa più strana di questo spettacolo è l'indefinibile limite tra gli elementi: non si capisce se è più un recital o più un concerto; non si capisce se Morgan improvvisa o invece è tutto preparato; non si capisce se scherza o fa sul serio; non si capisce se ci è o ci fa...
La cosa più divertente è che lui rimane sempre un gradino sopra e guarda tutti dall'alto, nonostante faccia un pò lo scemo, nonostante qualche stonatura e diverse sbavature al piano. Lui è sempre lo strano Morgan, che sembra farsi i fatti suoi davanti ad una platea che ha pagato 25 Euro per sentire un'ora e mezza della sua follia. Lui è Morgan ed è perfettamente cosciente del fatto che quelle poche persone sedute in platea, nonostante tutto, lo considerano un genio eclettico.

Io sono tra quelle persone.


- Biko

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao, anch'io ho avuto il piacere di sentire (e vedere) Morgan dal vivo. E la penso esattamente come te. Forse è proprio la sua non-perfezione a renderlo unico, o meglio, l'"esibizione" della sua non-perfezione, le sbavature, le stonature, i vizi, la voglia di giocare, il prendersi sul serio e un attimo dopo no.
Ho ascoltato anche la tua canzone. L'ho trovata particolare, intelligente. Tornerò a trovarti.
ciao!
silvia

silvialongo.splinder.com