giovedì 22 maggio 2008

Ecco i segreti per essere trasmessi in radio!

In questi giorni c'è stato fermento...alcuni siti, blog, forum e anche alcuni quotidiani si sono scambiati commenti e testimonianze su uno specifico argomento, ovvero: LE RADIO.
Ho deciso di dare spazio a questo argomento anche sul mio blog, perchè ho scoperto cose che non sapevo e che ritengo molto interessanti per me e per chi come me suona, canta, scrive, si interessa di musica, discografia, classifiche, ecc...
In breve, questo è quello che c'è da sapere:
1) I grandi network radiofonici italiani trasmettono e promuovono determinati artisti dietro lauto compenso delle major discografiche.
2) Le richieste del pubblico vengono praticamente ignorate.

Il risultato ottenuto è che il gusto musicale degli italiani viene deciso in base al potere delle major.

Io non giudico il sistema, se una radio passa sempre quelle 10 canzoni che ormai mi hanno stancato, cambio stazione e mi sono risolto il problema! E' giusto però che queste cose si sappiano, così potremo finalmente rispondere alla domanda che sempre più spesso ci facciamo ascoltando certe radio: "ma perchè passano sempre le stesse canzoni?". Il motivo è puramente ECONOMICO! Soldi, potere, investimenti...quella roba lì insomma, quella che fa girare il mondo! Le grandi case discografiche italiane sono comandate dalle major "madri" straniere, e devono rendere conto a loro, ok? In Italia la crisi discografica è forte e allora come possono dimostrare a propri capi di aver fatto bene il proprio lavoro? Con il MUSIC CONTROL! Che cos'è? O meglio, che cos'era?! Il Music Control è uno strumento tecnico, nato negli anni '90, per monitorare i passaggi radiofonici e poter valutare meglio il successo o l'insuccesso di un progetto discografico. Utile? Utilissimo!! Già...peccato che, come spesso accade, uno strumento intelligente diventa dannoso se usato nel modo sbagliato. Per questo motivo oggi accade che le grosse case discografiche italiane paghino le radio per far trasmettere a ripetizione i propri artisti di punta, così da poter avere in mano dei bei risultati numerici forniti dal Music Control e poter così dimostrare ai capoccioni stranieri di aver ottenuno un grande riscontro di pubblico con i propri progetti discografici! Peccato che poi le vendite dei dischi e l'affluenza ai concerti non rispecchino affatto questo FINTO SUCCESSO. Colpa della discografia quindi? Sì, ma colpa anche delle radio nazionali (ovvero le radio non libere...) che, ovviamente, se ne approfittano!
Veniamo ora al punto, ovvero:


come si fa ad arrivare ad essere “suonati” dai network?

Affinché un nuovo brano venga programmato, bisogna fare un investimento di almeno sei spot pubblicitari quotidiani che possono arrivare a costare anche settantamila euro per quindici giorni (questo solo per UNA radio) e comunque spesso la folle spesa può non bastare (soprattutto per le etichette indipendenti che non hanno merce di scambio con dischi di artisti stranieri). I palinsesti musicali vengono fatti al 99% dai direttori artistici (i gusti degli speaker non contano oramai quasi più niente) che decidono autonomamente se il brano in questione sia adatto o meno allo standard e al target dell' emittente stessa. Di conseguenza possono liberamente decidere di NON MANDARLO IN ONDA nonostante siano stati pagati per promuoverlo! Che figata eh?!
Di fronte a questi eventi c'è chi parla di clientelismo e corruzione, anche perchè gli ineteressi sono altissimi e spesso vengono chiesti altri soldi sotto banco o addirittura parti di edizione Siae che per le case discografiche sono SACRE!!!

State certi che i network non possono smentire queste cose...

Le regole possono essere giuste o sbagliate, io non posso giudicare questo mondo dal basso! Però, se mi permettete, quando certe regole o "leggi" vengono nascoste, tenute segrete e insabbiate, c'è qualcosa che non va... Qualcuno la chiama "tornacontocrazia", qualcun'altro la chiama "mafia"...effettivamente come termini ci possono stare!
Siamo all'inizio di una rivoluzione del mondo artistico musicale, ci sono troppi squilibri che devono essere sistemati. Il punto è che non so se vivrò abbastanza per poter vedere qualche risultato positivo! Beh, io inizio a contribuire, poi si vedrà!
Fatelo anche voi, la gente deve sapere!!

Andate a leggere anche il post di POVIA su sul suo BLOG, è moooooooolto commentato............

- Biko

9 commenti:

BIKO ha detto...

Naturalmente questo post non da consigli su come arrivare alle radio, il titolo è provocatorio!! Lo scopo è quello di dare una spiegazione più precisa a quello che oggi chiamano "successo radiofonico".

- Biko

Massimo Aletti ha detto...

Sei stato chiarissimo e il titolo provocatorio rende bene l'idea di cio' che hai descritto...
non lo so'...sono sempre piu' scettico sulla musica, sulla discografia e ora anche sulle radio!!! da non credere...perfortuna, con internet stanno nascendo radio e televisioni indipendenti che nel loro piccolo tentano di dare una svolta...speriamo che sia cosi' e che internet liberi tutti (come a nascondino hihihi)
ciao ciao
Max

Dan Ceres ha detto...

Sai bene che io, in quanto amante del metal e quindi del "facciamo musica per fare MUSICA e non per le classifiche o per le vendite", ho sempre odiato il modo italiano di vedere la discografia e la gestione che le major hanno fatto qui.
A dire il vero odio tutto ciò che si fa qui....
quasi quasi mi trasferisco definitivamente in Finlandia e non rompo più le balle ai poppacchiosi italiani con le fette di polenta sugli occhi.

BIKO ha detto...

Eh già....dai, nel frattempo fate girare anche voi la cosa, che tanti nostri amici non lo sanno che funziona così!

- Biko

Anonimo ha detto...

Decisamente lodevole il tuo argomento di oggi Biko! Effettivamente è vero...è da un mese che richiedo un brano di Bach su RADIO CLASSICA ma passano sempre Mozart!! Maledette case discografiche......
Ma daiiiii schersoooo!!!!!! Anzi, vi segnalo la fonte principale di questo post, ovvero il blog di POVIA, che è uno dei principali portavoce di questa battaglia contro lo strapotere dei network!

www.povia.net

Leggete quello che scrive lui!!!!!

Io tra poco parto per Cattolica e in auto mi ascolterò un bel CD!!
Buon week-end a tutti!!!

M.V.

Unknown ha detto...

Grande Biko... gli Emozing appoggiano la battaglia... sto schifo finirà presto si spera grazie anche indirettamente alla "pirateria digitale" che, anche se sta mettendo in mutande il mercato musicale, permette a tutti di ascoltare quel che gli pare e permettere la diffusione della musica...

Anonimo ha detto...

MA LA VERA MUSICA E' IN GIRO NEI LOCALI NON IN RADIO!! SE LA GENTE VA A SENTIRE UN GRUPPO O UN CANTANTE DAL VIVO TROVA LA VERA ARTE! PURTROPPO I LOCALI SPESSO PAGANO POCO....E PENSARE CHE SE SOLO PASSASSERO IN RADIO QUALCHE MIA CANZONE POTREI AVERE UN SEGUITO E POTREI FARE MOLTE PIU' SERATE....

TONY!

BIKO ha detto...

Segnalo che il post di POVIA è stato traslocato dal suo sito al suo MySpace! Lo trovate quindi all'indirizzo:
www.myspace.com/poviaofficial

Anonimo ha detto...

Ciao Biko! Questi fatti che riporti sul tuo blog sono decisamente scandalosi!!! Io sono uno che la musica la sceglie e la va a cercare, non mi "bevo" tutto quello che passa in radio per fortuna! E' giusto che queste infomazioni escano dal tunnel e circolino liberamente in rete, poi...chi ha orecche per intendere intenda!
Bravo Biko!!

P.S.: ti saluta anche Martina!!

ROG.