lunedì 24 novembre 2008

Carta canta!

Buona settimana e buona nevicata a tutti! Questo sarà un post piuttosto vago, dal quale usciranno soprattuto delle considerazioni, anche indipendenti dallo specifico evento che sto per raccontare...

Venerdì sono stato negli uffici di una nota major discografica, per farmi conoscere e presentare il mio materiale. Tralascio i giudizi e le considerazioni fatte su di me e sul mio lavoro, anche perchè si è trattato di un colloquio prevalentemente conoscitivo.
Entrando negli uffici di questa multinazionale della discografia si possono vedere quadri e poster di grandi band storiche quali Police, U2, R.E.M., e schermi che trasmettono continuamente clip di artisti sulla cresta dell'onda come Pink, Katy Perry, Kanie West... Insomma, sembra davvero si stare in un moderno TEMPIO DELLA MUSICA! Per il resto sembra funzionare tutto come in una qualsiasi grande azienda...una reception, i badge, postazioni con terminali e programmi gestionali che amministrano progetti discografici attraverso le tipiche regole della merceologia. Come se si trattasse di merce... Partiamo dal presupposto che una volta i dischi venivano prodotti davvero all'interno delle case discografiche, mentre oggi le major si occupano più che altro di commercializzare, o meglio, "piazzare" i progetti seguiti dai vari produttori... Mi sono fatto un'idea abbastanza chiara di come funzionano le cose in quell'ambiente, e ho individuato e distinto i vari ruoli gerarchici. In tutto questo mi sono reso conto che manca una figura definita di TALENT SCOUT! Una volta nelle case discografiche c'erano i famosi scopritori di talenti, che giravano alla ricerca di gruppi, voci nuove e progetti artistici interessanti; oggi non ci sono più. Il motivo non lo saprei spiegare con certezza, sicuramente la crisi di vendite e, di conseguenza, il non poter rischiare investimenti in perdita per colpa di un abbaglio di un talent scout! Il risultato oggettivo è che le case discografiche vogliono investire solo su artisti già scoperti! Chi sono questi artisti? Semplice! I ragazzi di "Amici", i concorrenti di "X-factor" e quelle band che riescono ad avere una certa cassa di risonanza nel web. Tutto il resto non conta, perchè se non sei nessuno...NON SEI NESSUNO! Chiaro il concetto? Non sei nessuno nemmeno se vinci un prestigioso concorso per cantautori...perchè sei stato votato da una giuria di qualità, che non compra i dischi, mentre invece i ragazzini che seguono AMICI aspettano solo che esca la compilation con su la faccia di Maria de Filippi per andare a comprarla! Ecco, questo è quello che interessa a una Major, per il resto...può arrivare nei loro uffici anche la nuova Mariah Carey...che verrà comunque considerata una semi-nullità!
Ok, mettiamoci però nei panni di una grande azienda che deve investire su un progetto discografico...insomma, questo ragionamento non è completamente sbagliato! La crisi c'è e in qualche modo bisogna affrontarla... peccato però che ad andarci di mezzo sia la qualità della musica italiana!! Questi progetti discografici in fin dei conti nascono a tavolino, con poche idee di base, e quando vengono messi sul mercato appaiono davvero SENZA PRETESE! Non hanno spunti interessanti, sono standard, banali...i soliti accordi, le melodie "già sentite ma non troppo", le solite parole rassicuranti...tutto per non rischiare niente!!! Questo è ciò che realmente contesto in questo sistema! Prendiamo Marco Carta, il vincitore della scorsa edizione di AMICI: timbro vocale interessante, bella immagine, una schiera di ragazzine che impazziascono per lui! I presupposti migliori del mondo!!! Ho sentito il suo disco e sono convinto che chiunque avesse vinto Amici l'anno scorso potrebbe cantare quelle canzoni...anzi, forse avrebbe cantato LE STESSE canzoni!!!
Insomma, è demoralizzante vedere che c'è poca arte in questi lavori discografici, che vende solo chi è stato in TV a litigare davanti alle telecamere e adesso aspetta che gli arrivino le canzoni giuste (attenzione: GIUSTE, non BELLE!) per metterci la voce sopra!
Non so...il pubblico italiano sembra bersi tutto quello che passa in televisione e per radio, dando per scontato che chi è lì sia bravo o, in alternativa, un raccomadato!
Rimane dunque ancora Sanremo come teorica speranza di rivalsa per la nuova musica italiana...già, ma teorica!! Putroppo anche lì son sempre le dure leggi della TV che comandano, perchè avere Marco Carta tra le nuove proposte fa sicuramente audience...qualsiasi cosa canti! Insomma...c'è poco da fare cari miei...CARTA CANTA!

- Biko

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Proprio ieri ho letto sul quotidiano
quanto segue:
"Una volta la gente non credeva a tutto, ma da quando c'è la televisione crede a tutto.

Anonimo ha detto...

...'tacci sua!

Anonimo ha detto...

Tranquillo Fabio...
non vedremo Carta tra le nuove proposte di Sanremo...
è proprio già nei big.
Che Kulo, eh?
:)

p.s.: come va? è una vita che non ci si vede...quando rimediamo???